Servizio clienti e assistenza: +39 (0) 45 6201668

Servizio clienti e assistenza (B2B): +39 (0) 45 6200905

Dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 17.00

Non adatto per un impiego come deumidificatore continuo: Granulato
Home Comfort
  1. Prodotti e servizi
  2. Prodotti ‑ HomeComfort
  3. Deumidificazione
  4. Conoscenze pratiche sui deumidificatori
  5. Procedimento di deumidificazione dell’aria in sintesi

Processo di deumidificazione dell’aria

Due tecniche – un obiettivo: Riduzione controllata di un valore di umidità troppo elevato

Prima di passare ad approfondire i due processi di deumidificazione dell’aria, dobbiamo innanzitutto sfatare un mito:

Il riscaldamento scalda, ma non rende l’ambiente più asciutto

Il riscaldamento non può essere in alcun caso considerato un processo di deumidificazione dell’aria! È pur vero che l’aria più calda può assorbire una quantità maggiore di acqua rispetto all’aria fredda. Tramite il riscaldamento della temperatura dell’ambiente in presenza di un contenuto di acqua equivalente, l’umidità relativa di quest’aria calda al principio diminuirebbe effettivamente.

Ma più calda è l’aria, più sarà circondata da superfici più fredde in cui l’umidità si trasforma in condensa. Questo perché riscaldando l’aria l’umidità non scompare e il contenuto di acqua nell’aria resta invariato.

Per poter quindi sottrarre dall’aria dell’ambiente l’umidità contenuta in modo permanente ed efficace, non resta che avvalersi di una soluzione tecnica di deumidificazione tramite condensazione o adsorbimento.

Condensazione vs Adsorbimento

Tutti i dispositivi offerti sul mercato, essiccatori a freddo, deumidificatori a condensazione, deumidificatori a condensa, deumidificatori elettrici o di Peltier, si basano sul principio di condensazione..

A tale principio si oppongono le tecniche della deumidificazione ad adsorbimento. Tra queste rientra anche il tanto decantato granulato. Un’umidità dell’aria che sia permanente e davvero efficace può essere tuttavia raggiunta con questo processo soltanto tramite dispositivi elettrici dotati di rigenerazione dell’aria calda, noti come deumidificatori ad adsorbimento.

È sempre una questione di tecnica

Anche se molte denominazioni di dispositivi dovessero variare sul mercato, si fa pur sempre riferimento a uno dei due gruppi indicati, il cui nome rivela già che tipo di tecnica viene impiegata per la deumidificazione.

Fatta eccezione per il granulato, tutti gli altri dispositivi alimentati elettricamente presentano la stessa procedura: l’aria dell’ambiente circostante viene innanzitutto aspirata tramite ventilatore, nel quale avviene la sottrazione dell’umidità con il conseguente rilascio di aria asciutta nell’ambiente che continua a mescolarsi con l’aria più umida finché non viene raggiunto il livello di umidità desiderato.

I processi di deumidificazione, i campi e i limiti di impiego di entrambi i gruppi di dispositivi differiscono tuttavia notevolmente:


Formazione di condensa su bottiglie di vetro in estate
Specchio appannato dopo la doccia
Rugiada del mattino co nebbiolina
Che sia durante una doccia calda, nella rugiada mattutina o sulle bevande messe al fresco, la condensazione è un fenomeno onnipresente nella vita di tutti i giorni. L’aria umida entra in contatto con ambienti circostanti o con superfici più fredde e si condensa. Il principio di funzionamento degli essiccatori a freddo.

Condensazione

Come già spiegato nel capitolo 1 e rappresentato nella curva di saturazione, la capacità di assorbimento di acqua dell’aria dipende esclusivamente dalla sua temperatura. Più la temperatura scende, meno acqua è in grado di assorbire l’aria.

Che succede però se l’aria arricchita con acqua si raffredda improvvisamente entrando ad esempio in contatto con una superficie più fredda?

In questo caso, il limite di saturazione del 100% di umidità relativa viene superato, l’aria non è più in grado di sostenere l’umidità in eccesso, che di conseguenza si trasforma in condensa sula superficie fredda.

Anche l’aria ha bisogno di sbuffare ogni tanto

Siccome il vapore acqueo a questo livello di temperatura si trasforma in condensa, si parla di punto di rugiada. Conoscerete sicuramente questo fenomeno dalle bottiglie di vetro fredde d’estate sulle quali si forma la condensa, o dai vetri delle finestre appannati in inverno o anche solo dagli specchi in bagno quando si fa la doccia. Anche la rugiada mattutina sotto forma di nebbia è un evidente segnale di aria fredda satura di umidità.

Quando l’aria si raffredda quindi, può assorbire meno vapore acqueo e l’umidità in eccesso si condensa sulle superfici più fredde.

I deumidificatori a condensazione lavorano secondo questo principio fisico; per questo sono denominati essiccatori a freddo poiché raffreddano l’aria in circolazione al di sotto del loro punto di rugiada e ne sottraggono l’umidità contenuta tramite condensazione su una superficie fredda.

L’offerta di mercato di essiccatori a freddo spazia dai potenti deumidificatori a condensazione con compressore, i cosiddetti deumidificatori a compressione del freddo, fino ai deumidificatori elettrici estremamente compatti o i deumidificatori di Peltier con fabbisogno energetico assolutamente basso, ma anche con un’efficacia sensibilmente più ridotta e un bilancio energetico fondamentalmente più ridotto.

In altre parole, i deumidificatori elettrici hanno bisogno di un’energia quattro volte maggiore rispetto ai dispositivi a compressione per estrarre un litro d’acqua dall’aria.

Adsorbimento

Mentre i deumidificatori a condensazione agiscono sul punto di rugiada, i deumidificatori ad adsorbimento sfruttano il principio dell’assorbimento. La differenza di pressione del vapore tra l’aria umida e un sorbente igroscopico viene utilizzata per sottrarre il contenuto di acqua dall’aria.

I granulati utilizzati per la deumidificazione rientrano in questa categoria, sebbene nel migliore dei casi siano adatti soltanto per il mantenimento dell’asciutto in piccolissimi contenitori chiusi.

Granulato: come soluzione permanente non convince affatto

Lo scopo di utilizzo originario e principale di questi sacchetti è la protezione temporanea di merce sensibile all’umidità durante il trasporto e lo stoccaggio. Chiunque conosce i sacchettini spediti insieme alle borse, agli articoli di elettronica, ai medicinali o ai capi di abbigliamento.

Per questo i granulati non valgono come vera alternativa ai deumidificatori. Inoltre, costituiscono una soluzione monouso affatto economica, che richiede l’acquisto regolare di sacchetti di granulato fresco per il contenitore di raccolta, poiché il granulato non viene in questo caso rigenerato. Analogamente a una spugna, l’essiccante assorbe in modo permanente l’acqua dall’aria e deve essere sostituito non appena è del tutto intriso. A lungo termine, risulta essere un processo estremamente oneroso in termini di costi e ad elevato impatto ambientale.

Diverso è invece il comportamento con dispositivi elettrici dotati di rigenerazione dell’aria calda. In questi dispositivi è in funzione una ruota d’essiccazione rivestita con sostanze fortemente igroscopiche, quali il Silicagel o il cloruro di litio, che sottraggono all’aria aspirata e in circolo tramite la ruota d’essiccazione le molecole d’acqua.

Affinché la ruota possa continuare ad assorbire umidità, deve poterla ricedere in un altro punto, operazione che avviene tramite rigenerazione dell’aria calda: l’aria ad elevata temperatura, che per effetto dell’energia termica riespelle dal Silicagel il vapore acqueo legatosi previamente nel rotore, viene condotta attraverso una zona di rigenerazione della ruota d’essiccazione.

Seguenti capitoli sull’assorbimento:

Capitolo 2.3: Deumidificatori ad adsorbimento


In caso di umidità dell’aria troppo elevata, un riscaldamento caro non è un aiuto: l’aria viene riscaldata, ma rimanere umida.
Il riscaldamento scalda, ma non rende l’ambiente più asciutto
Neanche una semplice areazione può essere la soluzione per la deumidificazione dell’aria, dato che in questo modo non è possibile sottrarre in modo duraturo l’umidità dall’aria ambientale.
Anche la sola ventilazione raramente aiuta
I sacchetti contenenti essiccanti sono utilizzati principalmente come protezione temporanea per il trasporto da danni causati dall’umidità, ad esempio per calzature, articoli di elettronica, valigie, borse o anche medicinali.
Sacchetti contenenti essiccanti come protezione anti-umidità per il trasporto
Il grafico mostra i limiti d’impiego legati al clima dell’ambiente degli essiccatori a freddo e dei deumidificatori ad adsorbimento. Negli essiccatori a freddo, i modelli con lo sbrinamento con circolazione dell’aria – contrariamente ai deumidificatori con sbrinamento a pompa di calore – sono utilizzabili solo in un intervallo di temperatura superiore ai 15 °C.
Limiti di impiego dei procedimenti di deumidificazione legati al clima dell’ambiente
Anche la lettiera per gatti funziona secondo il principio di assorbimento. Il materiale fortemente igroscopico assorbe qualsiasi tipo di umidità e deve essere sostituito con regolarità.
Anche la lettiera per gatti funziona secondo il principio di assorbimento

Tecnica dei deumidificatori – Conoscenza pratica da Trotec

Conoscenza pratica deumidificatori – tutti i capitoli in sintesi

Capitolo 1: Conoscenza base umidità dell’aria – tutto assolutamente relativo
Capitolo 2: Sintesi dei procedimento di deumidificazione dell’aria – condensazione e adsorbimento
Capitolo 2.1: Deumidificatore a condensazione con tecnica a compressore
Capitolo 2.2: Deumidificatore a condensazione con tecnica di Peltier
Capitolo 2.3: Deumidificatori ad adsorbimento
Capitolo 3: Quale procedimento di deumidificazione dell’aria per quale scopo?